Pseudolo

Pseudolo di Tito Maccio Plauto by Filippo Venturi

Teatro Europeo Plautino, nell’ambito di Plauto nelle Scuole 2018/2019, presenta
“Pseudolo” di Tito Maccio Plauto
Regia di Cristiano Roccamo, con
Simone Castano (Pseudolo)
Massimo Boncompagni (Ballione)
Gianluca D’Agostino (Calidoro, Simone, Cuoco)
Cecilia Di Giuli (Carino, Arpace, Scimmia).

La compagnia Teatro Europeo Plautino è la compagnia ufficiale del "Plautus Festival" e nasce da un'idea del direttore artistico Cristiano Roccamo: lo scopo è quello di riscoprire il teatro classico in generale e quello plautino in particolare, per avvicinare il pubblico a quello che è il patrimonio classico della cultura europea.

Teatro Europeo Plautino è molto di più di un centro di produzione teatrale: ogni anno infatti è attivo il progetto "Plauto nelle scuole", che coinvolge diversi istituti superiori della Penisola ed ha lo scopo di avvicinare il teatro classico ai giovani, si svolge il laboratorio teatrale per amatoriali a Sarsina e nei Comuni vicini e si dà vita a progetti europei nel settore del teatro e dell'innovazione culturale.

Il "Plautus Festival" è il festival ministeriale di teatro classico che si svolge ogni anno dal 1956 a Sarsina (FC), città natale del commediografo latino Tito Maccio Plauto. Da metà degli anni '90 il festival si svolge nella splendida cornice dell'Arena Plautina, a pochi chilometri dalla città di Sarsina. Ogni anno ospita i nomi più importanti del panorama teatrale italiano. E' inoltre un centro di produzione teatrale, grazie alle attività della compagnia ufficiale Teatro Europeo Plautino. Per onorare i 2200 anni dalla morte di Plauto, l'Unione Europea ha deciso inoltre di coniare una moneta a corso legale dedicata proprio al commediografo latino, che verrà messa in circolazione da maggio 2016 in oltre un milione e mezzo di copie.

PSEUDOLO
Cicerone ci racconta che Plauto “si divertiva” (gaudebat) in vecchiaia nel comporre Pseudolus, rappresentata per la prima volta nel 191 a.c. quando Plauto aveva circa sessant'anni. Calidoro era innamorato della cortigiana Fenicia ma era a corto di denaro. Un militare riscatta la fanciulla dal lenone Ballione. Pseudolo, servo di Calidoro, raggira il militare ed il lenone. Calidoro ottiene la sua amante e Pseudolo il suo vino. Come nel Miles Gloriosus, nello Pseudolus il servo è al centro della Commedia. Il servo di Plauto ha infatti ispirato nei secoli i più grandi autori teatrali come Molière, Ariosto, Goldoni, Shakespeare, Goëthe e Rossini; per questo, e non solo, si evince come Plauto sia il padre di tutto il teatro comico europeo. Una messa in scena semplice, senza quarta parete. Gli attori dialogano tra loro, si rivolgono al pubblico e lo interpellano. Ne vien fuori un allestimento che lascia spazio al gioco scenico, all'improvvisazione. Deverbia e Cantica accompagneranno gli spettatori negli intrecci Plautini messi in atto da personaggi grotteschi, anche grazie all'uso delle maschere che permettono agli attori di interpretare più personaggi. I sentimenti e gli affetti sinceri, quando ci sono, sono comici e non commoventi, motivo per cui, le commedie di Plauto erano di certo le più applaudite.

Pseudolo (Plauto), con Ettore Bassi by Filippo Venturi

Sarsina, Plautus Festival, 29/07/2018
Pseudolo, di Tito Maccio Plauto

 

TEP – Teatro Europeo Plautino presenta
Ettore Bassi in
PSEUDOLO
di Tito Maccio Plauto
adattamento Cristiano Roccamo

Con: Massimo Boncompagni, Jacopo Costantini, Ludovico Röhl
Musiche originali: Sara Castiglia
Scenografia: Elisabetta Salvatori
Costumi: Gloria Fabbri e Manuela Monti
Pupazzi: Brina Babini
Direttore di produzione: Riccardo Bartoletti
Organizzazione: Valentina Santi
Responsabile tecnico: Antonio Salerno

Regia: Cristiano Roccamo

Personaggi & interpreti
Pseudolo > Ettore Bassi
Ballione > Massimo Boncompagni
Calidoro, Simone, Cuoco > Jacopo Costantini
Carino, Arpace, Scimmia > Ludovico Röhl

Trama
Il giovane Calidoro è l’amante di Fenicia, una cortigiana del lenone Ballione. Tuttavia ella viene promessa ad un militare macedone in cambio di venti mine. Calidoro, allora, interpella Pseudolo, suo fedele ed astuto schiavo, il quale gli promette che riuscirà a trovare il modo per liberare Fenicia. Il servo pensa allora di rivolgersi, prima di tutto, a Ballione, dal quale viene a sapere che il militare gli ha già depositato un anticipo di quindici mine, con la promessa che il suo attendente Arpace gli avrebbe consegnato le restanti cinque portando con sé un sigillo prestabilito.
Pseudolo, fingendosi uno schiavo di Ballione, raggira Arpace e lo convince a consegnargli la lettera recante il sigillo. Grazie all’aiuto di Carino, amico di Calidoro, che gli offre le cinque mine restanti e con esse uno schiavo, Scimmia, Pseudolo può portare a compimento il suo piano. Scimmia, fingendosi Arpace, si presenta da Ballione il quale, cadendo nell’inganno, gli consegna Fenicia. Dopo poco arriverà però il vero Arpace. Ballione, questa volta, crede che questi sia stato mandato da Pseudolo per ingannarlo e, solo dopo l’arrivo di Simone, padre di Calidoro, il quale gli rivela tutto il piano ordito da Pseudolo, capisce di essere stato ingannato e di non poter fare più nulla. Calidoro, così, ottiene la sua amante e Pseudolo, come ricompensa, del vino in abbondanza.

Note di regia
Cicerone ci racconta che Plauto “si divertiva” (gaudebat) in vecchiaia nel comporre Pseudolus , rappresentata per la prima volta nel 191 a.C. quando Plauto aveva circa sessant’anni.
Come nel Miles Gloriosus, nello Pseudolus il servo è al centro della Commedia. Il servo di Plauto ha infatti ispirato nei secoli i più grandi autori teatrali come Molière, Ariosto, Goldoni, Shakespeare, Goëthe e Rossini; per questo, e non solo, si evince come Plauto sia il padre di tutto il teatro comico europeo.
Una messa in scena semplice, senza quarta parete; gli attori, dialogano tra loro, si rivolgono al pubblico e lo interpellano. Ne vien fuori un allestimento che lascia spazio all’improvvisazione, al gioco scenico. Deverbia e Cantica accompagneranno gli spettatori negli intrecci Plautini messi in atto da personaggi grotteschi, anche grazie all’uso delle maschere che permettono agli attori di interpretare più personaggi. I sentimenti e gli affetti sinceri, quando ci sono, sono comici e non commoventi, motivo per cui, le commedie di Plauto erano di certo le più applaudite.