Two years later / by Filippo Venturi

Due anni fa mi trovavo a Londra per i funerali della regina Elisabetta II. Nonostante non sia mai stato particolarmente interessato alla famiglia reale, nutro un forte legame con Londra, una città che amo e che ho visitato diverse volte. Sentivo il bisogno di essere lì in quei giorni di lutto, per vivere da vicino un momento storico.

Per oltre quattro giorni, Westminster Hall ha ospitato la camera ardente della regina, e una fila chilometrica di persone divideva in due la città per rendere omaggio, con attese anche superiori alle 24 ore.

Il giorno del funerale, il 19 settembre 2022, Londra si era fermata. Le strade erano deserte, il traffico bloccato, e nell'aria c'era un silenzio surreale, interrotto solo dal rumore delle sirene della polizia e dagli elicotteri che sorvolavano la città. Ho seguito la folla e sono arrivato a Hyde Park, dove erano stati allestiti dei maxi schermi per seguire la cerimonia. Non avevo interesse nel cercare di entrare a Westminster Abbey o di fotografare personalità varie. Mi interessavano le persone comuni e quell'enorme distesa verde era ricoperta da migliaia di uomini e donne in lutto. È stata davvero un’esperienza unica.

Dopo Fidel Castro ed Elisabetta II, mi sono chiesto se oggi esista un'altra figura pubblica in grado di suscitare una partecipazione emotiva e un senso di appartenenza così vaste. Ne dubito.


Two years ago I was in London for the funeral of Queen Elizabeth II. Although I have never been particularly interested in the royal family, I have a strong connection to London, a city I love and have visited several times. I felt the need to be there during those days of mourning, to experience a historic moment up close.

For more than four days, Westminster Hall hosted the Queen's funeral chamber, and a kilometre-long line of people divided the city in two to pay their respects, with waits of more than 24 hours.

On the day of the funeral, 19 September 2022, London had come to a standstill. The streets were deserted, the traffic stopped, and there was a surreal silence in the air, broken only by the sound of police sirens and helicopters flying over the city. I followed the crowd and arrived in Hyde Park, where giant screens had been set up to follow the ceremony. I had no interest in trying to get into Westminster Abbey or photographing various personalities. I was interested in ordinary people and that huge expanse of green was covered with thousands of mourning men and women. It was truly a unique experience.

After Fidel Castro and Elizabeth II, I wondered if there is another public figure today who can elicit such a vast emotional involvement and sense of belonging. I doubt it.