Notte

How long is the night? su Il Reportage by Filippo Venturi

Novembre 2021. Quando premette l'interruttore, il "miracolo" tanto atteso che ci aveva spinto in cima alla montagna, non si è ripetuto. L'entusiasmo che ci aveva pervaso durante la faticosa salita, l'idea di assistere alla nascita di un minuscolo sole, svanì nel nulla.

Per un attimo ci fu un susseguirsi infinito di tentativi di spegnere e riaccendere, di controllare che i fili visibili fossero correttamente collegati, di premere i tasti del piccolo schermo a led per verificare le specifiche dello specchio. La tipica battaglia frustrante tra l'uomo e la tecnologia, quando quest'ultima si rifiuta di soddisfare i nostri desideri.

«Non capisco. Dovrebbe funzionare», ripeteva Pier Franco Midali, classe 1959, ex sindaco di Viganella, un uomo dallo sguardo luminoso e determinato. Quella stessa mattina mi aveva guidato con un'agilità leggera e rapida, quasi danzando sulle rocce, come un capriolo, spinto dal desiderio di mostrarmi il prodigio di cui era stato l'artefice molti anni prima e che per quindici anni si era manifestato, ogni giorno undici del mese di novembre.

Quel giorno la creazione di Midali, che avrebbe dovuto inviare un raggio di speranza e luce su Viganella, rimaneva immobile, inerte. Nelle sue parole tormentate percepivo l'eco di una delusione profonda che non accettava quel fallimento.

La “giornata del sole”, come era stata battezzata, si tramutò presto in un giorno di lutto e, scendendo la montagna, Midali continuava a ripetere che sarebbe bastato un semplice intervento del tecnico per ripristinarlo. Ma la macchina burocratica locale, che avrebbe dovuto occuparsi ufficialmente della questione e restituire la luce, è ferma da allora. [...]

Un estratto dall'articolo che ho scritto per l'ultimo numero de Il Reportage, abbinato al mio lavoro fotografico "How long is the night?".
https://www.filippoventuri.photography/howlongisthenight

Qui il link per acquistarlo:
https://www.ilreportage.eu/prodotto/numero-55/

How long is the night è finalista al Kolga Tbilisi Award by Filippo Venturi

Il mio lavoro “How long is the night” è finalista nel concorso fotografico Kolga Tbilisi Award, sezione reportage!

The Antrona Valley (from the Latin antrum i.e. a deep, dark cave) is a territory which, for centuries, has been explored and excavated in search of gold and today boasts countless abandoned and forgotten mines.
Here lies Viganella, a town of about two hundred inhabitants which, between 11 November and 2 February, for 83 days, is not illuminated by the sun, hidden behind the natural barrier formed by the valley, thus finding itself immersed in a constant shadow that changes colours and moods.
The origins of the village in this position are lost in time, but it is assumed that it emerged around the year 1200 (the date of the oldest document that mentions the village and its community of miners and charcoal merchants), motivated by the exploitation of the local area.
The prolonged absence of the sun, as a reference but also a symbol of life and hope, provoked a visionary and poetic reaction: the installation of a large rotating mirror, on top of the mountain to the north, enabling the sun’s rays to be reflected onto the town.
For all the inhabitants, 11 November 2006 is “the day of light”, the magical moment in which the mirror, weighing 1100 kg, was inaugurated, installed uphill from the village at an altitude of 1050 metres, in the district of Scagiola, where on clear days the sun arrives and stays from 9 am to about 3 pm, giving the town square about six hours of reflected light.
This year, however, after 15 years of operation, the mirror did not work, due to problems which have yet to be cleared up, leaving the town in darkness.
Through photo archives, using portraits and landscapes, I have attempted to stratify my visual investigation into a place which, just like the photographic medium, suffers from the lack of light and, hence, the same need to make use of artificial lights. In addition to the desired and sought-after meeting with the inhabitants, in particular the creator of the Viganella mirror, Pier Franco Midali, and his wife, Paola Ghessi.

La Notte della Fotografia a Piacenza by Filippo Venturi

“La notte della fotografia” è il titolo dell’evento culturale pensato per la città di Piacenza, che prevede una serata di proiezioni di lavori fotografici di autori importanti e affermati, affiancati a lavori di fotografi emergenti, comunque di spessore.

Gli autori coinvolti sono circa una trentina e tra essi ricordiamo in particolare Vittore Fossati, Simona Ghizzoni, Claudia Corrent, Mattia Zoppellaro, Piero Percoco, Filippo Venturi e tantissimi altri non meno importanti.

Le 6 diverse proiezioni si svolgeranno all’aperto in diversi punti del centro storico, in piazze, piazzette o cortili, per favorire anche la valorizzazione di luoghi poco conosciuti, in modo che i visitatori possano passeggiare per la città e raggiungere i vari punti di proiezione a piedi o in bicicletta. I luoghi scelti sono: Palazzo Farnese, Piazzetta Plebiscito, cortile del liceo Gioia, chiostri di San Sisto, scalinata Muntà di ratt, orti di via Borghetto.

L’evento, che si svolgerà sabato 7 maggio, è gratuito e aperto a tutti i cittadini e non solo, in quanto si prevede di richiamare appassionati di fotografia e di eventi culturali innovativi anche da fuori provincia (come era successo dal 2004 al 2010 per il Festival internazionale di fotografia FOTOSINTESI da noi organizzato in San Agostino, Palazzo Farnese, Palazzo Costa e nelle varie gallerie cittadine, che ha richiamato in quel caso numerosissimi spettatori, provenienti anche da fuori città e fuori regione).

In caso di maltempo, l’evento sarà posticipato al sabato successivo.

Ogni proiezione – della singola durata di circa 15 minuti ed ognuna concepita su un tema diverso – andrà in loop per tutta la serata, che si svolgerà tra le ore 20.30 e le 23.30; quando un gruppo di persone (sedute e distanziate) ha finito di vedere la proiezione A, si sposterà verso la proiezione B o C in modo da lasciare spazio agli altri e così via.

E’ una formula semplice, ma diversa dal solito e che mette in contatto i cittadini con l’arte (direttamente senza bisogno di entrare in spazi istituzionali), la fotografia, diversi temi attuali e contemporanei, alcuni luoghi poco conosciuti o comunque da valorizzare, non crea possibili assembramenti al chiuso, è fruibile da ogni fascia d’età, può richiamare visitatori anche dalle città vicine, può vedere coinvolte anche le attività commerciali (bar, ristoranti ecc.) lungo il percorso, non prevede il pagamento di un biglietto.