Il mio lavoro “2030 Birth of a Metropolis” su Astana, capitale del Kazakistan, dal 3 Maggio sarà esposto alla 9° edizione del “BìFoto, Festival della Fotografia in Sardegna”!
Trovo inoltre meraviglioso che le mie fotografie, vista la tematica futuristica, saranno allestite al Nuraghe Cuccurada Mogoro (i nuraghi sono costruzioni in pietra della civiltà nuragica, costruiti fra il 1800 e il 1100 a.c.), dove il tempo si è fermato e le pietre sono testimoni di una storia millenaria :)
BìFoto, Festival della Fotografia in Sardegna (www.bifoto.it)
La nona edizione, che inaugurerà il 3 maggio 2019, mira a consolidare il lavoro di organizzazione, curatela e sensibilizzazione alla fotografia condotto finora, ma si pone un obiettivo ancora più ambizioso: allargare fisicamente gli allestimenti dal solo comune di Mogoro (OR), luogo dove finora si è svolto il festival, a tutto il territorio dell'Unione dei Comuni Parte Montis e creare un festival diffuso e di comunità che porti l’arte fotografica in strada e non circoscritta ad un immobile, rendendo tutti i piccoli paesi di Mogoro, Masullas, Simala, Gonnostramatza, Siris e Pompu (OR) dei veri e propri musei a cielo aperto […]
Autori in Mostra
Silvia Alessi - Skin Project
Diego Bardone - Amatevi, idioti!
Giulia Bersani - Lovers
Giorgia Congia - Il Silenzio
Niki Gleoudi - Eros
Stefano Mirabella - Dom
Fausto Podavini - MiRelLa
Valeria Sanna - Le solitudini del 14
Filippo Venturi - 2030: Birthday of a Metropolis
Nuraghe Cuccurada Mogoro (www.nuraghecuccurada.it)
Il ciclopico insediamento pre-protostorico di Cuccurada a Mogoro è tra gli importanti siti nuragici isolani e, da tempo, è oggetto di studio da parte dell’Università e della Soprintendenza archeologica. Il nuraghe è dotato di un’originale planimetria architettonica che lo distingue da tutti gli altri nuraghi esistenti in Sardegna. Il complesso di Cuccurada, già noto per le esplorazioni di superficie condotte negli anni ’50 da Giovanni Lilliu e Cornelio Puxeddu, sorge sullo sperone meridionale di un altopiano basaltico dominante la piana del Campidano, allo sbocco della valle del Rio Mogoro. L’area archeologica comprende le spettacolari emergenze del nuraghe complesso polilobato, centralmente imperniato su un primitivo edificio a corridoio, a cui si appoggia il bastione composto da quattro torri periferiche. Le torri sono raccordate da cortine rettilinee che circondano un vasto cortile centrale dove si aprono gli accessi a quasi tutti i vani interni del monumento. C’è poi una poderosa struttura ciclopica a pianta ellittica, una muraglia recintoria megalitica a Sud-Ovest della struttura nuragica e i resti di strutture eneolitiche individuate tra gli spuntoni rocciosi lungo il pendio dell’altopiano