Portfolio Italia

Letture portfolio e incontro sull'IA by Filippo Venturi

Il 16 e 17 settembre, alla 24° edizione del Festival “Fotoconfronti” di Bibbiena, avrò il piacere di essere uno dei lettori portfolio! Finora è stata un’attività che avevo svolto all’interno di alcuni miei corsi e incontri pubblici, ma questa sarà la prima volta in cui lo farò per un Festival.

Spesso evidenzio l’importanza delle letture portfolio nella mia formazione. Ricordo con entusiasmo quanto mi sia piaciuto in passato (ma ancora oggi, quando posso, lo faccio), seguire per ore le letture portfolio altrui nei Festival di fotografia, in particolare al SI Fest, il Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone.

Come un bambino che ascolta storie (vere o evocative), cercavo di imparare, di capire quali fossero le regole e in quali casi l’autore riuscisse a infrangerle con efficacia. Assorbivo con estrema lucidità ogni parola, ogni sopracciglio alzato o segno di apprezzamento.

Inoltre, domenica alle ore 15.00, terrò un incontro pubblico, di un’ora, in cui parlerò di Intelligenza Artificiale e della mia esperienza!

Per chi volesse, vi aspetto a Bibbiena il 16 e 17 settembre :)

Link al sito ufficiale del Festival: fotoconfronti.it
Link per prenotarsi alle letture portfolio (gratuite): fotoconfronti.fiaf.cloud

Recensione di Cosmodrome per FotoIT by Filippo Venturi

Sulla rivista FOTOIT di dicembre/gennaio la mia recensione del lavoro “Cosmodrome” di Raffaele Petralla, vincitore del Portfolio Italia 2019.

Era il mio "cavallo vincente" fra i 20 lavori finalisti del concorso. Quando mi hanno chiesto di recensirlo, alcune settimane fa, ne sono stato felice, sia perché ha uno stile che vedo simile al mio e sia perché speravo con le mie parole di rendergli giustizia. Non ce ne è stato bisogno: questo lavoro s'è imposto da solo e ha vinto la finale del Portfolio Italia.

Sito ufficiale: www.fotoit.it

Portfolio Italia – Gran Premio Hasselblad 2017 by Filippo Venturi

portfolio-italia-premio-hasselblad.png

Sabato 25 novembre, a Bibbiena, ho avuto l’enorme soddisfazione di ricevere il 1° Premio al “Portfolio Italia – Gran Premio Hasselblad” con il mio lavoro “Korean Dream”.

La Giuria era composta da: Lorenza Bravetta, Paola Agosti e Zoltan Nagy.

Il mio lavoro, insieme agli altri 15 finalisti, è esposto al CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, dal 25 novembre fino al 4 febbraio 2018!

Di seguito la presentazione del mio lavoro, ad opera di Lorella Klun:

Filippo Venturi continua l’indagine iniziata con “Made in Korea”, risalendo la penisola coreana al di sopra del 38° parallelo per entrare nello stato che negli ultimi tempi, più di ogni altro, è al centro dell’attenzione politica e mediatica. La repubblica del “caro leader” Kim Jong-Un infatti, con il proprio arsenale nucleare orgogliosamente propagandato, rappresenta nello scacchiere internazionale una variabile al di fuori di ogni controllo. La storia di queste terre è nota: la penisola coreana al termine del secondo conflitto mondiale venne arbitrariamente divisa in due zone, l’una sotto l’influenza statunitense e l’altra legata alla Russia; i coreani, vittime dei giochi di potere innescati dalla guerra fredda tra le due superpotenze, si trovarono così ad affrontare una sanguinosa guerra civile le cui ferite non sono ancora risanate. Entrare e soprattutto fotografare in un paese situato all’ultimo posto della classifica sulla libertà di stampa, in cui lavita della popolazione è capillarmente controllata a partire dalla prima infanzia, non è certo semplice. L’autore sceglie volutamente un approccio distaccato, il più possibile scevro da preconcetti, inserendosi in quella corrente neotopografica che evita di enfatizzare luoghi e situazioni. Eppure in questo caso le accurate composizioni, con i soggetti quasi sempre al centro dell’inquadratura, insieme alla perfetta padronanza cromatica e tonale, non fanno che rivelare e amplificare la sensazione del controllo pervasivo che si respira a Pyongyang. E ciò si percepisce non solo dalle imponenti architetture celebrative, ma anche nelle situazioni ludiche e di svago. Nei parchi giochi, negli imponenti teatri, nelle piscine o in una sala biliardo, ogni cosa pare congelata, come se tutte le manifestazioni delle umane emozioni fossero in paziente attesa di approvazione. Sotto alla superficie patinata si aprono le crepe della distopia e il Paese si rivela come un esteso Panopticon a cielo aperto, dove scuole e istituzioni sono le centrali operative di un potere che stravolge il concetto primario dell’educare: non più ex-ducere, condurre oltre, bensì trattenere.

bibbiena.jpg